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9 agosto

La giornata è dedicata all'Irlanda del Nord, essendosi inserita poco prima della partenza non abbiamo avuto il tempo di raccogliere informazioni particolareggiate sui luoghi da vedere, ci siamo affidati alle poche indicazioni fornite nelle carte di viaggio e puntiamo su Belfast.

Ci fermiamo solo 2 ore, giusto il tempo di fare un giro per il centro città, rifornirci di cibarie per la giornata, uno sguardo di insieme alla Town Hall, una veloce visita a St. Anne's cathedral e all'Albert Memorial Clocktower, poi via verso nord a raggiungere la costa, prossima sosta: Carrigfergus. Il Carrickfergus castle si presenta molto bene, affacciato sull'oceano.

E' il castello normanno meglio conservato d’Irlanda, passato di mano in mano dagli scozzesi a irlandesi, inglesi e francesi, la fortezza è stata al centro di azioni militari fino al secondo conflitto mondiale. Il castello è visitabile senza guida ed è tappezzato di "soldatini" a grandezza naturale che testimoniano le diverse attività svolte all'interno delle mura.
La torre principale è però piuttosto deludente, l'interno è ammodernato e non è chiaro quanto di ciò che è presente nelle sale sia autentico. Nel complesso da visitare.
La strada costiera è uno spettacolo, ad ogni curva si aprono davanti ai nostri occhi panorami fantastici. Le soste per ammirarli sono impossibili da evitare, grazie anche allo scarso traffico.

Prossima meta: il ponte di corda (Carrick-a-rede), non si tratta sicuramente di un'esperianza per chi soffre di vertigini, il ponte seppur non più lungo di 10 metri, è posto ad un'altezza di 25 metri sull'acqua e oscilla discretamente se investito dal vento. Almeno provarci ne vale la pena (però occhio a valutare bene di essere in grado di effettuare anche il tragitto di ritorno altrimenti una barca vi riporterà al più vicino porto).

Le Giant Causeways sono uno spettacolo imperdibile, si tratta di un paesaggio alieno, indescrivibile, una spiaggia formata da queste innaturali colonne di pietra esagonali, che si ergono dal terreno a diverse altezze creando un a serie di collinette e avvallamenti.

La storia delle loro origini dal punto di vista scientifico è noiosa, ma quella dal punto di vista della leggenda è veramente simpatica: "2 giganti vivevano l'uno in Scozia e l'altro, Finn McCool, in Irlanda. Finn McCool un giorno decise di andare a vedere come fosse l'altro gigante, se veramente fosse forte e grande come si diceva, nottetempo costruisce una passetrella di pietre per raggiungere la costa della Scozia, e trova il rivale addormentato, vistolo enorme, sproporzionato anche per il metro di giudizio dei giganti torna a casa veloce, sperando che non si sia accorto della sua presenza, e riferisce alla moglie le sue paure. La moglie tranquillizzandolo gli cuce una cuffia da neonato della sua misura, gliela fa indossare e lo fa mettere in una culla. Quando il gigante scozzese si sveglia e si accorge di quello che ha combinato Finn McCool, si reca in Irlanda per punire colui che aveva violato il suo dominio, e trova solo la moglie che, indicando il gigante irlandese, lo prega di "non svegliare il suo bambino addormentato. Al ché il gigante scozzese pensando a quanto doveva essere enorme Finn McCool per avere un neonato di tali dimensioni scappa a gambe levate in Scozia distruggendo dietro di sé la passerella."

La giornata è finita e raggiungiamo (non senza qualche difficoltà) il nostro B&B a Carrigans, un paesino a sud di Londonderry e usciamo dall'Irlanda del nord.

 
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