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Toccata e fuga nell'Est

Kiev

Nel lungo ponte del primo maggio ho pensato bene di accettare l'invito di amici a visitare la città di Kiev (Київ). Era il mio primo viaggio nei paesi dell'Est Europa ed ero piuttosto preoccupato, non tanto per la lingua, ma piuttosto per i caratteri cirillici... Essendo ospite di amici in città pensavo comunque che sarei potuto sopravvivere. Arrivato in città mi sono reso conto rapidamente che la scrittura cirillica è sì usata, ma spesso viene affiancata dalla più semplice scrittura fonetica e dall'inglese (ancora di salvezza come sempre).

la via principale della città, Kreshatik, attraversa l'intero centro cittadino, in questi giorni era chiusa al traffico in preparazione ai festeggiamenti per la festa del lavoro che viene qui fatta coincidere (anticipando la data ufficiale di una settimana) con la "Festa della Vittoria" nella seconda guerra mondiale.

Intera giornata (o meglio pomeriggio visto che la sveglia è suonata giusto in tempo per il pranzo) dedicata alla visita del complesso monastico di Pečerska Lavra (Києво-Печерська лавра). Il luogo dove sorge è facilmente raggiungibile con la metropolitana, ma malgrado il mio impegno mi sono dovuto arrendere all'impossibilità di orientarmi in essa essendo tutte le scritte esclusivamente in cirillico ed avendo le indicazioni non in cirillico.... Come dice il proverbio "chi no ga' testa ga' gambe" mi sono incamminato a piedi verso la mia meta attraverso uno dei grandi parchi che circondano la città. La camminata ha richiesto circa 1,5 ore, ma vista la bella giornata ne è valsa la pena.

Quando arrivo finalmente a Pečerska Lavra quasi non me ne rendo conto, costeggiando la strada tutto ad un tratto ci si trova davanti l'ingresso di questo antico luogo di culto, impressionante, ma si è comunque impreparati a quello che ci si trova di fronte appena entrati. Il complesso è gigantesco e si estende su tutto il fianco della collina, anche solo aggirandosi all'esterno degli edifici richiede un paio di ore per fare il giro... Nonostante sia presente molta gente non si ha la sensazione di affollamento, il silenzio viene quasi istintivo.

La mia guida: Svitlana

Come avrei fatto senza di lei...
 
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